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Capodanno: Coldiretti Puglia, 160 milioni spesi a tavola per le feste con slalom tra i rincari

Capodanno: Coldiretti Puglia, 160 milioni spesi a tavola per le feste con slalom tra i rincari

I pugliesi hanno speso circa 160 milioni di euro per il cenone di Capodanno, con la stragrande maggioranza (85%) che ha consumato i pasti a casa propria o presso parenti e amici. Gli altri si sono divisi principalmente tra ristoranti e agriturismi, con oltre 10.000 presenze secondo le stime di Terranostra e Campagna Amica. Questi sono i dati emersi dal bilancio di Capodanno elaborato dalla Coldiretti Puglia, che ha calcolato la spesa complessiva per il cibo durante le festività di fine anno. Rispetto al Capodanno 2022, si registra un aumento del 12% della spesa complessiva, con variazioni di prezzo significative: +22% per le cime di rapa, +18% per i calamari, +11% per le lenticchie e oltre il 100% per l’uva.

Le tavolate si sono allungate, con una media di 8-10 persone, e lo spumante è rimasto il prodotto imprescindibile per oltre l’80% dei cittadini. Le lenticchie sono state presenti nell’80% dei menu, forse perché considerate portatrici di fortuna secondo antiche credenze. La produzione di lenticchie in Puglia ammonta a circa 5.560 quintali, e particolarmente apprezzate sono le lenticchie IGP di Altamura, spesso abbinati a cotechino e zampone, che sono tradizionalmente consumati a fine anno e costituiscono la maggior parte della produzione nazionale. Inoltre, c’è stata una richiesta significativa di cotechini e zamponi artigianali.

Oltre alle lenticchie, altri cibi considerati portafortuna sono stati presenti sulle tavole di Capodanno: il 45% delle famiglie ha consumato chicchi d’uva e sono stati apprezzati anche i melograni, simbolo di protezione e auspicio per l’anno nuovo.

In Puglia, durante le festività, è stato ampiamente consumato pesce proveniente dalla pesca locale, tra cui alici, vongole, anguille, capitone e seppie. Tuttavia, secondo Coldiretti Impresa Pesca Puglia, il 61% dei cittadini ha gustato salmone proveniente dall’estero, mentre solo il 12% ha optato per le ostriche. Alcuni hanno dovuto rinunciare al pesce a causa dei costi elevati e, per rispettare la tradizione, hanno preferito servire cime di rapa stufate e panzerotti fritti ripieni di mozzarella, pomodoro e formaggio o con ricotta scuanta.

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