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Perrini (FdI): “I 461 nuovi infermieri per Taranto non risolvono le criticità”

Perrini (FdI): “I 461 nuovi infermieri per Taranto non risolvono le criticità”

“Ormai sono troppe e sempre più gravi le rimostranze che giungono dagli infermieri degli ospedali di Taranto, che non possono più operare nelle condizioni attuali.

“Nelle scorse ore ho appreso dalla stampa, che la Giunta regionale è pronta a dare il via libera a 2300 assunzioni nelle ASL pugliesi. A quanto pare sono disponibili 70 milioni per aggiornare i piani 2024/2025, che partiranno dal mese di luglio, potenziando l’assistenza ospedaliera, ma i numeri sono comunque insufficienti rispetto al reale fabbisogno.

“Non bastano le risorse che la Regione Puglia, starebbe per mettere nero su bianco su una delibera di Giunta in queste ore. A dirlo è anche il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Taranto, Pierpaolo Volpe: i 23,1 milioni di euro destinati a Taranto non contengono risorse per l’attivazione delle centrali operative territoriali, gli ospedali di comunità e dell’infermieristica di famiglia e di comunità che secondo il DM 77/2022 dovrebbe prevedere nella sola provincia di Taranto 184 unità.

Inoltre, le procedure di assunzione dovrebbero chiudersi entro il primo luglio per la prima tranche di 1363 posizioni, mentre altre 945 unità prenderanno servizio a partire dal primo gennaio 2025 in tutta la Regione, ma i numeri per Taranto che sembrerebbero essere stati individuati in 461 unità e 23,1 milioni di euro da ripartire per tutte le figure professionali, sono insufficienti e coprono a malapena i pensionamenti.

“Alla luce di tutto questo ho chiesto l’audizione al presidente della Commissione Sanità, Mauro Vizzino, di audire il presidente Michele Emiliano, che detiene in questo momento la delega alla Sanità, e il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, per avviare con urgenza un tavolo di confronto.

“La Sanità tarantina continua ad essere messa a dura prova e non può essere gestita con pressappochismo da parte della Regione. Le necessità sanitarie vengono, ahimè, sottostimate e sono convinto sia inderogabile tutelare tutti gli operatori sanitari così da garantire una Sanità efficace e di qualità.”

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