“Le immagini che ritraggono gli incivili mentre abbandonano i rifiuti per strada è il risultato di un lavoro silenzioso che però sta dando frutti indicativi su una pratica che vogliamo scoraggiare con ogni decisione”.
Così l’avvocato Pietro D’Alfonso, sindaco di Pulsano, commenta l’opera di monitoraggio delle fototrappole installate nei mesi scorsi dalla Polizia Municipale in vari luoghi del paese in cui più frequentemente si verificano i depositi illeciti. Una attività che a oggi ha consentito di accertare oltre 50 violazioni relative ad abbandono dei rifiuti su area pubblica.
“Avevamo ampiamento comunicato che questa amministrazione sarebbe stata intransigente nei riguardi di questo deprecabile fenomeno – continua il sindaco D’Alfonso –, a difesa del nostro ambiente, che certa gentaglia continua a deturpare, e poi per rispetto di tutti i cittadini onesti di Pulsano che rispettano le regole del corretto conferimento dei rifiuti. Da questo punto di vista la sinergia col comando della Polizia Municipale è forte: il lavoro di controllo che i nostri agenti svolgono in questo senso è ogni giorno sempre più importante.
A tutti voglio ricordare che nei confronti dei trasgressori catturati dalle fototrappole si configura un reato penale, non solo un illecito amministrativo, che culmina dunque con la denuncia. In questo modo – conclude il primo cittadino – a parte il pagamento della pesante sanzione amministrativa, dovranno anche sostenere le spese processuali: gli è convenuto?”
Sulla questione interviene anche Anna Salamida, consigliere comunale con delega all’Ambiente:
“L’aspetto che più mi colpisce delle prime immagini che ritraggono gli sporcaccioni che abbandonano i rifiuti è uno: lo fanno proprio sotto i cartelli che avvisano della presenza delle telecamere. Stupidità o menefreghismo? C’è un servizio di ritiro porta a porta della differenziata, c’è un Centro di raccolta comunale a disposizione, invece si preferisce insozzare il territorio: davvero non comprendo. Importa però che si sappia: le strade del paese sono videosorvegliate, perciò chi commette questi reati non ha scampo, prima o poi viene individuato”.