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Il “fiuto” dei cani contro la Xylella fastidiosa

Il “fiuto” dei cani contro la Xylella fastidiosa

Continuano le attività di “We search the Xylella with dogs” (Cerchiamo la Xylella con i cani), un progetto fortemente innovativo che vede collaborare sinergicamente il Terzo settore e la Pubblica Amministrazione per contribuire a contrastare il fenomeno della Xylella fastidiosa.

Obiettivo del progetto è quello di addestrare, grazie all’esperienza pluriennale di esperti dog trainer, cani randagi ospiti dei canili di Sava e Martina Franca alla ricerca e individuazione del batterio della Xylella fastidiosa nella fase iniziale del contagio della pianta di ulivo; com’è noto, infatti, il periodo di latenza di questa patologia fitosanitaria, prima che si manifestino i suoi effetti devastanti, è di circa due anni. I primi risultati ottenuti in otto mesi di addestramento dei cani saranno presentati nell’evento “Ricerca con i cani del batterio Xylella Fastidiosa” che si terrà, alle ore 10.30 di venerdì 14 giugno, Presso il “Museo dell’Olio” in piazza Spagnolo Palma a Sava.

Interverranno l’on. Dario Iaia, Deputato e componente della commissione parlamentare Ambiente, lavori pubblici e territorio, Gaetano Pichierri, Sindaco di Sava, Adriano Decataldo, Presidente Social Point OdV, e Francesco Spagnolo, Dog Trainer. Dopo i saluti istituzionali, nell’occasione saranno prima illustrate le modalità e le finalità del progetto “We search the Xylella with dogs”, e poi ci sarà una dimostrazione di ricerca del batterio della Xylella fastidiosa da parte di alcuni cani, addestrati nell’ambito del progetto, che dovranno individuare l’unica pianta infetta tra le otto portate in loco.

Il Progetto “We search the Xylella with dogs” (Cerchiamo la xylella con i cani) è finanziato nell’ambito dell’Avviso PugliaCapitaleSociale 3.0 per gli Enti di Terzo Settore della Regione Puglia, Assessorato al Welfare, Diritti e Cittadinanza, finalizzato allo sviluppo della cittadinanza attiva e alla promozione del welfare di comunità Il partenariato del progetto è costituito, infatti, Social Point OdV, capofila, il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, il Comune di Sava, il Comune di Martina Franca e ALPAA (Associazione Lavoratori Produttori Alimentari Ambientali).

È stato il CRSFA – Centro di Ricerca e Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” di Locorotondo, a fornire i campioni di pianta infetta ai dog trainer del progetto che poi hanno elaborato e messo a punto un protocollo per addestrare i cani a questo tipo di attività. Il progetto prevede l’impiego di figure specializzate tra cui, oltre a volontari con una particolare esperienza cinofila, anche un medico veterinario dell’Ambulatorio Veterinario “San Antonio Abate” di Sava, e un Educatore Cinofilo Nazionale CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) specializzato nella formazione cinotecnica avanzata a cani e rispettivi conduttori per il rilevamento delle sostanze. I cani addestrati potranno essere impiegati dalla Regione Puglia per il monitoraggio della Xylella nelle aree non ancora contaminate, come vivai, aree portuali di importazione di piante, aree di stoccaggio delle piante, attività nell’ambito del “Piano di azione per il monitoraggio e contrasto alla Xylella” che la Regione Puglia aggiorna annualmente.

Il progetto, inoltre, prevede che il particolare protocollo di addestramento venga messo a disposizione di quanti vorranno addestrare i loro cani a questo scopo. Il progetto, infine, ha anche una valenza sociale: la condizione degli animali dei canili pubblici, in attesa passiva di un’adozione, è stata trasformata facendoli diventare utili alla società. Più in generale, tra gli scopi del progetto ci sono lo sviluppo e il rafforzamento della cittadinanza attiva, della legalità e della corresponsabilità, anche attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni comuni, in questo caso il patrimonio arboreo regionale.

Il progetto rappresenta, infine, una innovativa attività di promozione e salvaguardia delle aree ambientali, realizzando interventi e servizi finalizzati al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali. “We search the Xylella with dogs”, inoltre, ha coinvolto una rete informale di attori e stakeholder, istituzionali e non, a sostegno del progetto che comprende altri Enti locali, i G.A.L., associazioni e ordini professionali che hanno dato la piena disponibilità a condividere il percorso progettuale sia dal punto di vista divulgativo che di programmazione delle azioni correttive (alternative o aggiuntive) di contrasto all’espandersi della Xylella Fastidiosa con l’obiettivo di ridurre l’impiego massivo dei due trattamenti fitosanitari contro i vettori adulti di Xylella previsti dalle misure di contenimento e prevenzione decise dalla Regione Puglia.

La rete, in particolare, è espressione delle “Terre del Primitivo e della Valle d’Itria” martoriate dalla Xylella Fastidiosa ed il territorio ancora non compromesso ricadente nel versante occidentale di Taranto che comprende Castellaneta ed i comuni limitrofi.

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