Anche quest’anno è indetto lo sciopero nei giorni di somministrazione dei test Invalsi: il 4 e 5 maggio nelle scuole primarie, il 12 maggio nelle superiori. Uno sciopero che ribadisce la contrarietà anche alla legge 107 (“Buona scuola”) e ai suoi meccanismi di smantellamento della scuola pubblica, già dequalificata da anni di tagli e di “riforme” nefaste – si legge nel comunicato di Cobas Scuola. “La volontà di aziendalizzare la scuola ha introdotto elementi pericolosi come i risibili strumenti di misurazione degli apprendimenti, l’assegnazione dei premi in denaro e l’utilizzo triennale dei docenti da parte dei dirigenti, in grado di generare pericolose competizioni. L’intera macchina di misurazione INVALSI assorbe notevoli investimenti economici e la legge 107/15 (“Buona scuola”) potenzia ulteriormente gli stanziamenti con 8 milioni di euro all’anno, risorse che potrebbero servire a rendere le classi meno numerose, a migliorare la sicurezza degli edifici, a potenziare il personale per i servizi agli alunni”.
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