La Fiom Cgil chiede di incontrare i commissari straordinari dell’Ilva Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba per avere chiarimenti sulle eventuali dispersioni delle fibre di amianto, cui potrebbero essere stati esposti i lavoratori, in seguito alla bonifica eseguita fra il 2014 e il 2015 – certificata dagli stessi commissari durante un’audizione alla Camera dei Deputati il 25 febbraio scorso – e alle operazioni di smaltimento delle circa 1750 tonnellate di materiale (oltre 180 interventi). Il sindacato, in particolare chiede di conoscere:
i tipi e i quantitativi di amianto utilizzati e dei rifiuti di amianto che sono oggetto dell’attività di smaltimento o di bonifica; le attività svolte, i procedimenti applicati, il numero e i dati anagrafici degli addetti, il carattere e la durata delle loro attività e le esposizioni all’amianto alle quali sono state sottoposti; le misure adottate o in via di adozione ai fini della tutela della salute dei lavoratori e della tutela dell’ambiente.
“Tale richiesta si rende necessaria al fine di verificare la corretta attuazione di tutte le misure necessarie alla tutela e alla salvaguardia delle salute e della sicurezza di tutti i dipendenti dello stabilimento ILVA di Taranto”.