IL SINDACO E IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TARANTO, STEFÀNO E FLORIDO, SARANNO DOMANI A ROMA PER PRESENTARE IL CONTO DI QUANTO LA CITTA’ HA SIGNIFICATO IN TERMINI DI INDUSTRIAE PRODUZIONE, AL SERVIZIO DELLA NAZIONE, FINO AD OGGI. ORA IL TERRITORIO DEV’ESSERE RISARCITO, DICONO I DUE AMMINISTRATORI. ECCO, IN SINTESI, IL DOCUMENTO. IL RISANAMENTO AMBIENTALE E LO SVILUPPO: A PARTIRE DALLA SECONDA METÀ DEL DICIANNOVESIMO SECOLO, L’AREA IONICA TARANTINA È STATA CONSIDERATA STRATEGICA DALLE ISTITUZIONI STATUALI. A DIMOSTRARLO SONO ALCUNE IMPORTANTI DECISIONI ASSUNTE DALL’ALLORA NASCENTE STATO UNITARIO E POI CONFERMATE, IN TERMINI DI INDIRIZZO ECONOMICO E PROGRAMMAZIONE, DALLE SCELTE OPERATE NEI DECENNI SUCCESSIVI DALLA CLASSE POLITICA ITALIANA: CI RIFERIAMO, IN PARTICOLARE, ALLA COSTRUZIONE DELL’ARSENALE MILITARE, ALLO SVILUPPO DELLA CANTIERISTICA NAVALE, AGLI INSEDIAMENTI DI IMPORTANTI OPIFICI OPERANTI IN SETTORI FONDAMENTALI DELL’ECONOMIA NAZIONALE COME LA SIDERURGIA E IL COMPARTO DELLA RAFFINAZIONE. A CIÒ SI AGGIUNGA LA PRESENZA DELLA MARINA MILITARE CON STRUTTURE LOGISTICHE DI PRIMISSIMO PIANO E LA BASE NAVALE CHE FA DEL CAPOLUOGO IONICO L’AVAMPOSTO DELL’ITALIA NEL MEDITERRANEO. LA NAZIONE HA INSOMMA SCOMMESSO SU TARANTO FACENDONE UNA DELLE PRINCIPALI CITTÀ INDUSTRIALI DEL PAESE. IN RAGIONE DI QUESTE SCELTE, A BENEFICIO DELLA TERRA IONICA SONO STATI EFFETTUATI COSPICUI INVESTIMENTI CHE HANNO PRODOTTO RISULTATI PIUTTOSTO APPREZZABILI DAL PUNTO DI VISTA SOCIALE ED ECONOMICO. TUTTAVIA, È DEL TUTTO EVIDENTE COME OGNI APPARATO INDUSTRIALE, A MAGGIOR RAGIONE SE DI DIMENSIONI MASTODONTICHE COME QUELLO TARANTINO, DETERMINI CON IL PASSARE DEGLI ANNI ANCHE PESANTI EFFETTI SUL PIANO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE. LE CONSEGUENZE SONO NOTE: DETERIORAMENTO DI BENI PRIMARI COME IL SUOLO, L’ACQUA, L’ARIA; LA NECESSITÀ DI AZIONI SEMPRE PIÙ PRESSANTI A DIFESA DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E DELLA SALUTE PUBBLICA; D’ALTRO CANTO, È STATA SERIAMENTE COMPROMESSA L’OPPORTUNITÀ DI IMPIEGARE QUELLE RISORSE NATURALI DEL TERRITORIO SOTTOPOSTE PER DECENNI AD UNO SFRUTTAMENTO MASSIVO A FINI INDUSTRIALI. TALE SITUAZIONE, CHE FA DELLA REALTÀ TARANTINA UN CASO UNICO IN ITALIA, IMPONE DI AFFRONTARE CON NUOVI STRUMENTI E MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA IL TEMA DELLA ECOCOMPATIBILITÀ. L’ATTENZIONE ALLA QUALITÀ DELLA VITA RISCUOTE COMPRENSIBILMENTE UN SEMPRE MAGGIORE INTERESSE DELL’OPINIONE PUBBLICA E DELLA POPOLAZIONE. DI QUI LA NECESSITÀ DI INTERVENIRE CON UN PROGETTO AMPIO E CONDIVISO PER DAR VITA AD UNA STAGIONE DI RISARCIMENTO DA PORRE AL SERVIZIO DEL RISANAMENTO E DELLA CRESCITA ECONOMICA E SOCIALE DELL’AREA IONICA TARANTINA. OCCORRE CHE LO STATO E LA REGIONE PUGLIA FACCIANO FINO IN FONDO LA LORO PARTE. TARANTO HA MESSO A DISPOSIZIONE LA SUA STORIA E IL SUO TERRITORIO AL SERVIZIO DEGLI INTERESSI NAZIONALI. A QUESTA DISPONIBILITÀ, CHE LA COMUNITÀ IONICA RIVENDICA COMUNQUE CON ORGOGLIO, DEVE OGGI CORRISPONDERE UNA SIGNIFICATIVA AZIONE DI RISARCIMENTO PER I DANNI PRODOTTI DAGLI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI E MILITARI AL TESSUTO SOCIALE, ECONOMICO E PAESAGGISTICO DELLA COMUNITÀ TARANTINA. LA GENTE IONICA STA AFFRONTANDO LA CRISI PIÙ DRAMMATICA DEGLI ULTIMI CINQUANTA ANNI. I TARANTINI MERITANO PERCIÒ RISPOSTE CONCRETE ED IMMEDIATE. PER QUESTE RAGIONI CHIEDIAMO L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO DI CONFRONTO PERMANENTE CON IL GOVERNO NAZIONALE AL QUALE DOVREBBERO PARTECIPARE I DICASTERI DELLO SVILUPPO ECONOMICO, DELL’AMBIENTE, DELLA DIFESA E DELLA SALUTE.
