LAVORO NERO, LAVORO SPORCO. E PER AVERLO VENIVANO COSTRETTI ALL’INVEROSIMILE. E’ PARTITA DA UNA DENUNCIA INOLTRATA AI CARABINIERI DI CASTELLANETA NEL 2007 L’OPERAZIONE “DACIA” CHE QUESTA MATTINA HA FRUTTATO 17 ARRESTI NELLE CAMPAGNE DI CASTELLANETA E GINOSA. TRE FAMIGLIE GESTIVANO UN TRAFFICO DI MANODOPERA ILLEGALE, IN CONCORRENZA TRA LORO, PER UN GIRO DI AFFARI MENSILE DI OLTRE 500MILA EURO. RUMENE LE VITTIME, PAGATE POCO PER LA RACCOLTA NEI CAMPI, COSTRETTE A PROSTITUIRSI PER ARRICCHIRE GLI SFRUTTATORI. UN CENTINAIO DI DONNE, MA NON SOLO, L’ESERCITO DI SCHIAVI ARRUOLATI. VIETATO RIBELLARSI, PENA LA PRIVAZIONE DEL LAVORO O DELL’ALLOGGIO. PER QUESTO MOTIVO LE MANETTE SONO SCATTATE ANCHE PER ESTORSIONE AGGRAVATA. DI ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE DOVRANNO RISPONDERE DUE GRUPPI, CAPEGGIATI DAI CARRIERI E DAI DONNO, QUESTI ULTIMI RESPONSABILI ANCHE DI TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELL’INPS E FALSO IDEOLOGICO; SUL TERZO CLAN CAPEGGIATO DA VITTORIO URBANO DI 59 ANNI PESA L’ACCUSA DI SFRUTTAMENTO E FAVOREGGIAMENTO DELLA PROSTITUZIONE. LE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE SONO STATE EMESSE DAL GIP DEL TRIBUNALE DI TARANTO SU RICHIESTA DEL SOSTITUTO PROCURATORE ENRICO BRUSCHI.
